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Lorenzo Marone - Un ragazzo normale

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Recensione
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A cura di

Voto

faccine

 

Età di lettura

Da 11 anni

Trama

Un giorno, in una piccola e uggiosa cittadina, dove la quotidianità rischia di annegare le vite in un tedioso grigiore, qualcosa di imprevisto sta per fare breccia nella monotonia. Come per incanto, tutti i calendari si svuotano e gli orologi cessano di funzionare. I paesani reagiscono come possono, tentando di riordinare ciò che è divenuto caotico, e di ristabilire quel che tutti davano ormai per scontato: la cognizione del tempo. Andrea Vitali torna alla carica, e ci dà prova del suo talento più grande: quello di prendere piccole vicende e trasformarle in grande storie, narrandole nella lingua semplice ma colorita che è ormai divenuta il suo segno distintivo.


Lorenzo Marone


marone 

Lorenzo Marone nasce a Napoli, dove tutt'ora vive con la moglie Flavia e un bassotto di nome Greta. Laureato in Giurisprudenza, esercita l'avvocatura per quasi dieci anni, mantenendo parallelamente un'intima attività di scrittore. Un giorno smette di fare l'avvocato, si trova un lavoro come impiegato in un'azienda privata e comincia a spedire i suoi racconti. Suoi sono i libri Daria (La gru, 2012), Novanta. Napoli in 90 storie vere ispirate alla Smorfia (Tullio Pironti, 2013), La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), Magari domani resto (Feltrinelli 2017) e Cara Napoli (Feltrinelli 2018). Di se stesso scrive: «Amo i cani e tutti gli animali, corro tre volte a settimana, ascolto musica in ogni momento del giorno, soprattutto di gruppi rock italiani semisconosciuti, leggo la sera a letto, in genere testi di autori contemporanei, ho difficoltà a lasciare un romanzo a metà, sono molto freddoloso, adoro il cinema e le persone curiose, mi fanno paura i ragni, e per prendere l’aereo mi devo imbottire di calmanti. Preferisco la birra al vino, il salato al dolce, il cioccolato fondente a quello al latte, e i cattivi rispetto ai finti buoni. Mi piacerebbe saper cucinare, ma sono una frana, come in ogni attività manuale. Però so farmi scrocchiare la schiena con un solo movimento».


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